Francesco Iannì – Paura & Coraggio
Il pregio di certi racconti è che fanno rabbrividire. Dopotutto, la paura è un’emozione con la quale, bene o male, bisogna imparare a convivere.
Il pregio di certi racconti è che fanno rabbrividire. Dopotutto, la paura è un’emozione con la quale, bene o male, bisogna imparare a convivere.
La paura si nasconde in tutto ciò che non conosciamo. Ci attende in ogni angolo oscuro della vita. Ci confonde, ci spaventa, ci frena in ciò che è la nostra libertà di scelta. Vivere dietro questo mostro è un continuo lottare per affermare il proprio io.
Non si deve provar paura a restare soli, c’è da averne nel momento in cui stiamo vicino a qualcuno solamente per colmare qualche nostra mancanza. Per amare veramente serve coraggio, ma ce ne vuole ancor di più per rendersi conto, in un preciso istante della vita, che l’unica cosa di cui abbiamo bisogno è avere come compagno di vita noi stessi.
Sono tutto ciò che resta del tuo errore.
Sembra che senza coraggio non sia possibile realizzare la propria umanità. In ogni momento ci troviamo di fronte alla scelta tra un comportamento conformista e strumentale da un lato e l’ampliamento e approfondimento della nostra libertà dall’altro, con tutte le scomode e difficili conseguenze che questa comporta. Possiamo rimandare la scelta ma non indefinitamente, significherebbe evitare per sempre il rischio, invece di affrontarlo con la fermezza necessaria. Il coraggio ci è necessario per condurre la quotidiana battaglia per la nostra e l’altrui libertà.
La cosa di cui le persone hanno più paura sono in realtà se stesse; d’altra parte queste paure non sono infondate.
Perché, spesso, la gente si accontenta di essere prodotta in serie, quando si è tutti artigianali per natura? Bisognerebbe andar fieri della propria unicità, non cercare di mascherarla per sbarazzarsene.