Francesco Iannì – Ricordi
Così come l’amore non corrisposto si inaridisce, anche i ricordi rischiano di disperdersi nel mare dell’oblio, se non partecipati e alimentati.
Così come l’amore non corrisposto si inaridisce, anche i ricordi rischiano di disperdersi nel mare dell’oblio, se non partecipati e alimentati.
I ricordi, non rimangono mai gli stessi. Nel tempo si evolvono. Quelli piacevoli, li chiudiamo nelle stanze del cuore. Tutti gli altri, nell’angolo buio del passato.
Prima di porre una qualsiasi domanda a me stesso o ad un interlocutore, mi accerto sempre che io sia forte abbastanza da poter accettare una qualsiasi risposta.
Il nostro vivere è solo un passaggio un sogno ad occhi aperti un breve miraggio. Piangere, crescere, ed un giorno amare i figli che un domani ci dovranno salutare. Questo mondo è troppo bello per doverlo abbandonare ogni attimo rubato è una conquista per cui lottare!
E c’è quel giorno in cui decidi di aprire quella scatola nascosta giù, in fondo al cuore, perché credi di sentirti abbastanza forte per liberare i ricordi. Non quelli belli, no… quelli si liberano da soli, ma quelli tristi, quelli graffianti, quelli che in verità non si dovrebbero liberare mai… perché contengono troppe ferite… troppe amarezze. Di colpo torni al passato e rivivi gli stessi dolori, le insicurezze, i pianti, le paure. È un passato che ti ha fatto male, ti ha fatto prima volare, e poi cadere. Per certe scatole dovrebbero esistere serrature ermetiche.
Un ricordo può avere un giorno, o anni. Quando lui torna a trovarti, ha sempre la stessa età: adesso.
Ciò che siamo, così come anche i nostri ruoli, sono dettati dalle circostanze.