Francesco Iannì – Stati d’Animo
Nonostante le premonizioni, vedere trasformarsi in tristissime realtà dei pessimi presentimenti è davvero angosciante.
Nonostante le premonizioni, vedere trasformarsi in tristissime realtà dei pessimi presentimenti è davvero angosciante.
Sono stanca di ricominciare. Vorrei soltanto finire l’opera dei miei giorni con serenità.
Delle volte è facile scordarsi di noi stessi.
Con occhi di azzurre vedute canta la mia libertà come figlia del vento. Lunghi vigneti come spazi fra i capelli, campi di grano, ulivi e cemento. Troppo lontana la mia libertà fatta di pioggia di neve, di rovi infiniti e bacche. Una corsa nel prato fra i girasoli dei miei dolci anni, la mia libertà agognata. Il temporale che bagna i corpi nel fieno appena colto, la mia libertà difesa. Mentre si apre il cielo su ripidi torrenti che carezzano le pietre, ospiti eterne de greto, la mia libertà costruisce fatica. Ecco, nasce l’arcobaleno col chiarore del primo giorno. Sbadiglia l’alba sul castello di stagnola, saluta anch’essa la libertà conquistata, mia ultima invenzione.
Quella linea sottile ed invisibile, che unisce e separa, camminando parallela a volte si mescola ignara. Nessuno ne è immune non esiste antidoto. Ti credi forte, cammini cercando di mantenere il tuo equilibrio, ti aggrappi ed inconsapevolmente cadi.
Certe persone non tollerano in altri la serenità, la gioia, la semplicità, sembra che la loro soddisfazione sia quella di vedere negli altri il riflesso del loro dolore!
C’era una voce dentro di me inquietante, sospettosa. Ma l’amore scontato la spense, la mise a tacere, Ma non del tutto, il dubbio stava già facendo la sua parte!