Francesco Iannì – Tempi Moderni
Viviamo in un periodo in cui la fantasia è un bene che non tutti possono permettersi, poiché in pochi conservano ancora gli occhi dell’infanzia.
Viviamo in un periodo in cui la fantasia è un bene che non tutti possono permettersi, poiché in pochi conservano ancora gli occhi dell’infanzia.
Balliamo, cantiamo, giochiamo e vociamo tutti insieme in una grande favola che nessuno sa cos’è. Viviamo in un immenso, straordinario universo che non riusciamo a capire come sia nato.
Quando non riusciamo ad andare avanti, vuol dire che qualcosa di noi è rimasto indietro.
Penso che la libertà è uno dei termini più oscuri ed ambigui, perché siamo nati già con delle “catene invisibili”, ed un uomo in sé è anche una massa di contraddizioni. Ma all’essere umano è concessa “la coscienza”, mentre, all’umanità “la civiltà”: la consapevolezza di convivenza nell’usare “l’arte pacifica del reagire”, non le azioni barbariche.
Social network: Alcuni ti aggiungono ma neanche ti salutano. Ti definiscono amico ma in realtà sei soltanto una persona delle tante sei solo un nome, un numero da aggiungere ad una lista. Un numero. Le persone sono ridotti a numeri.
Felicità è godere di ciò che si ha, ironizzando sul resto.
Nel tribunale della falsità la sincerità è già condannata.