Francesco Iannì – Tempi Moderni
Viviamo in un periodo in cui la fantasia è un bene che non tutti possono permettersi, poiché in pochi conservano ancora gli occhi dell’infanzia.
Viviamo in un periodo in cui la fantasia è un bene che non tutti possono permettersi, poiché in pochi conservano ancora gli occhi dell’infanzia.
Una volta raggiunti, i desideri materiali perdono valore e sono subito sostituiti da nuove ambizioni.
Penso spesso a coloro che ci succederanno, quando si renderanno conto del mondo di merda che gli abbiamo lasciato in eredità.
Immagina un mondo in cui ciascuno possa avere libero accesso a tutto il patrimonio della conoscenza umana.
Il popolo era libero di parlare una lingua di propria creazione, il dialetto. La borghesia ha imposto la lingua nazionale dello stato e quella universale del mercato. I popoli son diventati massa.
La pubblicità fa in modo che i prodotti costino il doppio del loro valore intrinseco e consente poi che un branco di imbecilli si divida il guadagno.
Speranza è il nome che diamo a quei sogni così grandi, magari improbabili, ai quali abbiamo un innato e disperato bisogno di credere.