Francesco Iannì – Tristezza
Improvvisamente il cuore ha voluto, sperato e creduto. Ma poi non ha avuto nulla, oltre al dolore per aver voluto, sperato e creduto invano.
Improvvisamente il cuore ha voluto, sperato e creduto. Ma poi non ha avuto nulla, oltre al dolore per aver voluto, sperato e creduto invano.
Parliamo, sorridiamo, sospiriamo, scriviamo di ciò che non abbiamo ancora detto. Aspettiamo speranzosi due occhi che ci puntino, che ci osservino. Siamo in attesa di un cervello interessato alle nostre idee. Vogliamo essere ascoltati, scoperti, salvati.
Non essere triste, non fare scendere la lacrima, chiudi gli occhi e entra nel tuo cuore in quell’angolino dove tieni i ricordi, sì proprio lì racchiusi in un soffio di luce, i più belli che ti hanno fatto sorridere, prendili, usali e asciugati la lacrima.
Ogni dolore ha le sue cicatrici ma tutte quante passano e poi restano solo i segni.
Ti viene mai quella voglia di piangere, cosi per nessun motivo? Ti viene mai quella voglia di gridare alla vita. Un bel vaffanculo? Ti viene mai la voglia? Poi ti fermi, ti siedi e ti conforti da sola, perché in realtà è l’unica cosa che puoi fare, aspettare che passi quella voglia disperata di urlare vaffanculo vita!
È assolutamente vero: ho capito che ci soffri di meno se non ti aspetti niente.
Siamo tutti pezzi unici, irripetibili per natura.