Francesco Iannì – Tristezza
Se la sofferenza cerca comprensione, la felicità non ne sente il bisogno.
Se la sofferenza cerca comprensione, la felicità non ne sente il bisogno.
La vedo, è lì, all’orizzonte. Mi guarda con occhi minacciosi, mi sfida. Vuole la mia pelle ancora una volta. Ci prova.
Ogni mattina cerco il volto dei miei vent’anni ma nello specchio, irrimediabilmente, mi appare sempre uno sconosciuto.
I validi guerrieri sono quelli pieni di cicatrici.
Spesso idealizziamo le persone e puntualmente arriva la delusione.
Ogni notte guardo il buio. Per quanto sia nero, i suoi lineamenti sono definiti. Potrei prenderlo tra le mani, potrei respirarlo, potrei anche fargli compagnia, siamo identici. Eppure, ogni notte, l’unica cosa che facciamo allo stesso modo, è sospirare, è appartenere ai mostri. E diventarlo.
La solitudine è il destino delle persone sensibili. Chi è sensibile è sempre solo con se stesso, ovunque, anche in mezzo alla gente.