Francesco Iannì – Verità e Menzogna
Non capirò mai a cosa serva arrampicarsi sugli specchi per negare l’evidenza pur di ottenere ragione.
Non capirò mai a cosa serva arrampicarsi sugli specchi per negare l’evidenza pur di ottenere ragione.
Sono un sognatore che sopravvive di realtà.
Le parole sono piene di falsità o di arte; lo sguardo è il linguaggio del cuore.
La verità rende diversi, per questo molti la fuggono allo stesso modo in cui sembrano cercarla. Occorre essere pronti e non solo volerla, pronti ad affrontare il cambiamento radicale che essa opera perché è una reale conversione dopo la quale chi era abituato a vederci in un certo modo non ci potrà più riconoscere.
Voltati di spalle alle belle parole costruite dall’inganno, lascia che si mescolino tra loro. Non hanno frasi di senso compiuto, e fondamenta nel vero. Serra il cuore, sono libere di andare, che si perdano tra gli spazi infiniti del nulla.
Sto vaffanculo è dedicato di cuore a tutti i vigliacchi, ai vuoti a perdere, alle lingue biforcute, alle maschere incipriate di ego. E, non ultimo, ai pirla inflazionati, perché le perle rare non esistono più.
È sufficiente una maschera, per quanto sottile, a farci sentire protetti e finalmente liberi. La verità viene da sé.