Francesco Iannì – Vita
Ognuno è vittima della propria mente.
Ognuno è vittima della propria mente.
Da giovani possediamo un orizzonte come recinto, da anziani un recinto come orizzonte.
Alcuni uomini nascono con la spugna in mano… un colpo e via. Un istante per cancellare le proprie miserie e raccontarsi una realtà retroattiva mai vissuta.
Lotti e reagisci, ti apri e ti sforzi di vedere oltre un atteggiamento, poi ecco che all’improvviso apri gli occhi e sorridi pensando che non sei tenuta a farlo. Che chi è pulito, chiaro e sincero si vede e si sente. Che non vale tutto questo attendere e aspettare. Che vali di più di tante parole belle e profumate. Vali quel tanto che basta da pretendere che gli occhi che si posano su di te provino ogni tanto anche loro a guardare oltre, a capire; e a rispettare ciò che vedono!
Riconoscere di essere fallibili è il primo passo verso la consapevolezza dei propri limiti.
Mentre Dio non guarda più corro nel cielo che affonda.
Non posso perderti perché non posso dimenticarti.