Francesco Iannì – Vita
Dopotutto, la vita non può che essere sforzo, risentimento e attesa di gioia.
Dopotutto, la vita non può che essere sforzo, risentimento e attesa di gioia.
La verità assoluta non c’è. Tutti noi facciamo parte di un disegno immenso. Siamo come un granello infinitesimale di polvere rispetto a quello che circonda. Allo stesso tempo siamo noi con il nostro modo di fare che direttamente o indirettamente creiamo vita o morte. Nel nostro vivere quotidiano pensiamo quasi esclusivamente a noi stessi e siamo incuranti di quello che possiamo causare agli altri. Non siamo degni di essere giudici e giurie.
Le persone a cui diamo un’importanza enorme hanno il potere di annientarci o di innalzarci con una sola parola; è come se pendessimo dalle loro labbra.
Quando qualcuno ti delude fa male, fa così male che smetti quasi di respirare. Ti senti così stupido ad esserti fidato di qualcuno che alla fine non ha capito niente di te. Niente, di come sei, di cosa provi, di come la pensi. E piangi, piangi forse le lacrime più amare che hai. Quelle che sanno di “Delusione”. E mentre ti domandi con chi hai parlato fino ad oggi, con chi hai condiviso i tuoi pensieri, sai che quel sorriso tornerà ancora ad illuminare il tuo volto perché hai promesso a te stesso che nessuno lo avrebbe spento mai più.
Non giudicare i miei passi, per te saranno incerti, per me solo cauti. Non è paura di cadere, ma solo umiltà nel guardare avanti con cautela per poter godere ciò che la strada della vita mi offre.
Il rimorso dorme in un periodo prospero ma si risveglia nell’avversità.
I problemi della vita non sono prendere un quattro a matematica o a chimica, o non andare a ballare la sera o non uscire con gli amici per un giorno. I problemi seri della vita sono non avere da mangiare per la famiglia, non poter spendere soldi per comprarsi dei vestiti o addirittura stare male di salute.