Francesco Mauro – Vita
Dovrei migliorare e perseverare qui e ora dovrei non ascoltare questa voce scomoda aggregata al mio essere vorrei tornare essenza, come quando ero appena entrato in questo mondo.
Dovrei migliorare e perseverare qui e ora dovrei non ascoltare questa voce scomoda aggregata al mio essere vorrei tornare essenza, come quando ero appena entrato in questo mondo.
Se ciò che intorno ti delude guarda oltre,se sei stanco di certe scuse non accettarle,se ti senti trattato come uno straccio ribellati,se non ti senti amato amati,se ti viene da piangere fallo non è debolezza,se ti stai buttando via per qualcuno rifletti tu vali,se sei pieno di tutti questi se medita, perché hai diritto di essere felice anche tu.
Pilastri e fondamenta di cemento legano diverse viteatteggiamenti vaghi negli incontrirancori in odor di dinamiteLunghe ed interminabili le attese in ascensoreal quarto stan cucinando il pescesi sente dall’odoreZavorre d’impazienza trasmettono le sottili murazoccoli in legno usati nella notte scuraIstigano menti nervose a punti di sutura.
La vita è come il gioco degli specchi: dopo che ci sbatti la testa svariate volte, trovi la via giusta.
Contro i sentimenti siamo disarmati, poiché esistono e basta – e sfuggono a qualunque censura. Possiamo rimproverarci un gesto, una frase, ma non un sentimento: su di esso non abbiamo alcun potere.
Il mio unico rimpianto è quello di non essere un altro.
Il mondo cambia con i gesti semplici dei bambini e dei disarmati.