Francesco Nitti – Stati d’Animo
La consapevolezza che, nel momento in cui si comprende ciò che si desidera, si capisce anche che non lo si potrà mai avere.
La consapevolezza che, nel momento in cui si comprende ciò che si desidera, si capisce anche che non lo si potrà mai avere.
Il pessimista di lunedì: “Che tristezza, già finito il weekend!” L’ottimista di lunedì: “Mancano solo cinque giorni al weekend!”
A volte ti ritrovi a fare i “bagagli” con te stessa solo per capire dove stai sbagliando, dove stai esagerando e soprattutto quanto male ti stai facendo dietro a persone che non meritano attenzione. Ti rendi conto che intorno a te lasciano solo lacrime, vuoti e false presenze. E allora capisci che forse devi pensare più a te perché sei l’unica ad aver bisogno di attenzioni.
Continuo con i punto e a capo e le pause brevi d’una virgola che uso per riprendere fiato negli elenchi di cose da – non – dirti; io, che me ne starei volentieri tra parentesi, ad essere saltata come informazione forse futile, ma di precisazione, nelle letture lunghe.
Ricordo ancora quando sedevi su qualsiasi cosa e ti appoggiavi ovunque pizzicando quelle corde, quasi come se volessi disturbare il tempo per ripicca di tutto quello che ti ha rubato. Era diventato il tuo urlo, l’unico modo per fare sentire al vento che anche tu avevi qualcosa da dire e intere foreste ti ascoltavano, interi campi selvaggi, incolti da tempo, da molto, per ancora chissà quanto.
A: “Come sei?”B: “Emotivo.”A: “E il motivo?”
Ho silenzi pieni di mille, urlanti parole. E sentimenti trattenuti. E lacrime mischiate a dolore. Domande sospese. Attese. Ho nel cuore più di ciò che esprimo con gesti e parole. E lascio che sia il tempo a sciogliere nodi, a ristabilire le cose.