Francesco Nitti – Tempi Moderni
La cultura del pigro si basa sulla sacrosanta ignoranza del suo interlocutore.
La cultura del pigro si basa sulla sacrosanta ignoranza del suo interlocutore.
Chissà se nei no global è più forte la pietà per i poveri o l’invidia per i ricchi. Un dubbio viene vedendo le merci che scelgono durante gli “espropri” nei supermarket: champagne e televisori al plasma.
Una lampadina non sarà mai luminosa come il sole.
L’ironia è il superpotere dei moderni supereroi, sconfigge sempre il nemico che ha come unica arma l’inettitudine al confronto civile.
Esistono molte persone che preferirebbero essere sorprese in adulterio piuttosto che cadere nel provincialismo.
Siamo incapaci di posare lo sguardo su qualsiasi cosa stia oltre la nostra ombra.
Ripensando a un anno fa, so per certo che rifarei tutto, ma con più grinta e più carattere, senza compromessi. Io sono come sono e non mi cambierò mai, è il mio sorriso adesso che deve ritornare sul mio volto. È come un puzzle di 3000 pezzi, ci vuole pazienza nel riordinarli e a suddividerli per colore e forma, per poi intersecarli fra loro, ma per fare questo occorre molto tempo. Il tempo adesso non mi è molto amico, i miei pensieri si affollano nella testa e sembrano in confusione, attratti solo da un unico interesse, proprio quello a cui non dovrei pensare e mi fa star male. A poco servono le parole delle persone care, per cercare di aiutarmi a stare meglio, è da me che deve partire l’imput, me e solo me. Ci sono momenti in cui pecco di allegria apparente, altri di netta sofferenza, non è giusto ma è così, adesso. Vorrei essere come la fenice, morire e rinascere dalle proprie ceneri, più forte che mai.