Francesco Saudino – Stati d’Animo
A volte siamo così stupidi da non notare neanche la nostra stupidità…
A volte siamo così stupidi da non notare neanche la nostra stupidità…
Ti credevo diverso. Ti credevo sensibile, affabile ti credevo unico, ti credevo diverso dagli altri, ma ho capito che sei diverso da come ti credevo io.
E così la solitudine avvolse l’uomo diventando parte di essa… Che uomo stupido… Che solitudine ingorda…
Morta, ecco come mi sento. Serena, in pace, perché trapassata.
Amo sentire il mare che mi ricopre di carezze gelide di sale, amo il sole della mia isola che scalda la mia pelle facendola scurire, amo distendermi su questo soffice malto sabbioso che mi accoglie come un enorme culla.
In ognuno di noi esiste una parte sana, senza nei, pulita e una malata. Basta localizzarle, avere intuito, l’una tenta sull’altra il sopravvento. Sono i globuli rossi e quelli bianchi, in principio in equilibrio perfetto. Entrambi sono guerrieri, combattenti, se uno cade l’altro è in ascesa. È una lotta senza quartiere per la sopravvivenza, non risparmia colpi, porta all’auto distruzione. Si definisce tormento. Per la legge della natura che regola le creature e che è spietata, la murena che sorprende il granchio poco astuto, è preda anch’essa, generandosi altre nascite infinite.
Vivo volando Libero fra il Cielo e l’Abisso! Dipende solo… da dove mi Conduce, il Vento delle Emozioni!I live flyin’ free between sky and abyss. It depends only… where my wind’s emotion drives me!