Francesco Saudino – Verità e Menzogna
E sarà facile anche stavolta fare come la volpe con l’uva, e sarà facile anche stavolta fingere che è stato meglio andasse così…
E sarà facile anche stavolta fare come la volpe con l’uva, e sarà facile anche stavolta fingere che è stato meglio andasse così…
Io non amo il rischio, ma sono uno che non lascia mai il gioco, semplicemente…
Levin vedeva che non avrebbe trovato in alcun modo il legame della vita di quell’uomo con i suoi pensieri. Evidentemente gli era del tutto indifferente la conclusione cui lo portava il suo ragionamento; aveva bisogno soltanto del processo del ragionamento. E gli risultava assai sgradevole che a volte il processo del ragionamento lo costringesse in un vicolo cieco. Questo soltanto non gli piaceva e lo evitava, spostando il discorso su un qualcosa di allegro e di piacevole. Quel caro Svijazskij, che si teneva le idee esclusivamente per uso pubblico e che con tutta evidenza aveva altri fondamenti di vita, segreti agli occhi di Levin, mentre con una folla, il cui nome era legione, guidava l’opinione pubblica attenendosi a idee a lui estranee.
Solo la verità può far male, ferire e arrivare dentro come un pugnale. Solo ciò che è vero può toccare e scalfire una persona. Il resto non può toccarti se non lo senti “tuo” non può appartenerti ne restarti addosso, ma solo scivolare via.
C’è un limite per ogni cosa, bisogna sempre oltrepassarlo.
Crederti e fidarmi? Forse sì, ma soltanto se ti vedessi nuotare nell’oceano delle tue lacrime.
Essere onesti è un lusso per pochi, per questo in questo periodo di crisi scarseggia.