Francesco Saudino – Vita
Capita sovente che qualcuno possa essere il più grande male per se stesso, in quei casi sarebbe ingiusto coinvolgere qualcuno nella lotta a questo male, soprattutto quando si sa che non ci sarà vittoria.
Capita sovente che qualcuno possa essere il più grande male per se stesso, in quei casi sarebbe ingiusto coinvolgere qualcuno nella lotta a questo male, soprattutto quando si sa che non ci sarà vittoria.
La vera rarità della vita è la serenità di un silenzio ed il valore delle parole con senso vero.
Non so cosa stai provando, non so cosa stai pensando. Con le mie misere forze non sarò in grado di aiutarti, però, una promessa te la faccio: posso ascoltarti. Certamente è poco, ma questo io lo farò!
La gente ama stare al centro del mondo, a me basta un angolo dove c’è tutto il mio mondo.
I servi fanno la fine che i padroni gli vogliono far fare.
Sì, sono morto, sono tornato. Ho imboccato la luce, carezzava le membra nello stretto cunicolo lucente. Ho librato fuori dal tempo nella luce placato dall’ineluttabile destino. Scia di luce ch’è vita bisognosa di vita per vivere. Volevo abbracciarla migrare con lei nella pace. Il fondo non era chiaro un cerchio catramoso ribollente color pece maleodorante. Il mio volto in un gorgo sorride. È molto più chiara la falsità di quel sorriso che la luce divina. Indosso le ali d’angelo appena donatemi, fuggo dal sentiero lucente. Ho bisogno ancora d’un po’ di tempo.
E anche se fa male fai finta di niente. Anche se per l’ennesima volta non sei stata capita fa nulla. Anche se hai solo cercato di salvare qualcosa a cui tenevi se si è rotto comunque forse eri la sola a volerlo salvare. Allora lascialo cadere, lascia che si sfasci in mille pezzi. Raccogli quei cocci e crea qualcosa di nuovo… Altrove!