Francis Scott Fitzgerald – Vita
A diciotto anni le convinzioni sono le colline da cui ci affacciamo alla vita. A quaranta sono le caverne in cui ci nascondiamo.
A diciotto anni le convinzioni sono le colline da cui ci affacciamo alla vita. A quaranta sono le caverne in cui ci nascondiamo.
Non mi piace complicarmi la vita, mi piace complicarmi il dolore.
A volte facciamo fatica a vivere, altre fatichiamo a credere di potercene andare in un attimo.
Per avere sogni e tenerli chiusi nel cassetto, preferisco non aver neanche il cassetto.
Dopo un ostacolo, non c’è mai la fine. Da quel momento in poi, è solo l’inizio.
Strana la vita, passa e ripassa i soliti pezzi come se fosse una radio d’epoca… ed il bello è che non ce ne stanchiamo mai.È una musica senza tempo, la vita.
Capirò mai cosa voglio fare veramente nella mia vita? Quando ti passa un occasione d’oro tra le mani, l’occasione che aspettavi da tempo e che può cambiarti il futuro, l’occasione che sognavi e che invidi a tutti quelli che l’hanno avuta prima di te e che tu, ora, non puoi cogliere perché non hai avuto la pazienza di aspettare e ti sei buttato sul primo tram che passava per la paura di perdere il treno alla stazione… come reagire? Mollare tutto, lasciare la strada semplice per la difficile, oppure arrendersi? Cosa scegliere tra coraggio e coerenza? Ma, guardando dentro me stessa, quell’occasione che vorrei cogliere con tutte le mie forze, la desidero veramente? Voglio davvero mollare tutto e partire, oppure è solo un desiderio effimero, un capriccio dovuto alla paura di non aver imboccato abbastanza strade, anche se non mi avrebbero condotto da nessuna parte?