Francisco Junior Bautista – Abbandonare
Non capisco perché alcune persone escano dalle tua vita nel momento in cui li vorresti accanto, per poi far ritorno nel momento più inopportuno, quando non si è più predisposti a star con loro…
Non capisco perché alcune persone escano dalle tua vita nel momento in cui li vorresti accanto, per poi far ritorno nel momento più inopportuno, quando non si è più predisposti a star con loro…
Non mi stupiva il candore del giglio né il rosso della rosa. Solo immagini per me, solo figure a somiglianza tua, tu il modello di tutto. Ma tu lontana a me. Sembrava inverno, e di giocare cercando la tua ombra fra essi.
A volte ti ritrovi a dare senso a qualcosa che mai ne avrà.
Ho paura di me stesso, non mi capisco. Dove mi trovo? Non è qui il mio posto, no! Non è la mia vita…
Due volte sono stata ingannata, ma la seconda volta è stata peggiore perché non ho saputo riconoscere l’ambiguità di chi avevo vicino, celata da un evidente perbenismo e da una falsa unicità.
Non c’è vuoto più grande di quando qualcuno ti entra nella vita, te la scombussola…
L’abbandono? Il gesto più grave, l’atto più imperdonabile, l’azione che lacera il cuore e lascia un vuoto, impossibile da colmare.
Non mi stupiva il candore del giglio né il rosso della rosa. Solo immagini per me, solo figure a somiglianza tua, tu il modello di tutto. Ma tu lontana a me. Sembrava inverno, e di giocare cercando la tua ombra fra essi.
A volte ti ritrovi a dare senso a qualcosa che mai ne avrà.
Ho paura di me stesso, non mi capisco. Dove mi trovo? Non è qui il mio posto, no! Non è la mia vita…
Due volte sono stata ingannata, ma la seconda volta è stata peggiore perché non ho saputo riconoscere l’ambiguità di chi avevo vicino, celata da un evidente perbenismo e da una falsa unicità.
Non c’è vuoto più grande di quando qualcuno ti entra nella vita, te la scombussola…
L’abbandono? Il gesto più grave, l’atto più imperdonabile, l’azione che lacera il cuore e lascia un vuoto, impossibile da colmare.
Non mi stupiva il candore del giglio né il rosso della rosa. Solo immagini per me, solo figure a somiglianza tua, tu il modello di tutto. Ma tu lontana a me. Sembrava inverno, e di giocare cercando la tua ombra fra essi.
A volte ti ritrovi a dare senso a qualcosa che mai ne avrà.
Ho paura di me stesso, non mi capisco. Dove mi trovo? Non è qui il mio posto, no! Non è la mia vita…
Due volte sono stata ingannata, ma la seconda volta è stata peggiore perché non ho saputo riconoscere l’ambiguità di chi avevo vicino, celata da un evidente perbenismo e da una falsa unicità.
Non c’è vuoto più grande di quando qualcuno ti entra nella vita, te la scombussola…
L’abbandono? Il gesto più grave, l’atto più imperdonabile, l’azione che lacera il cuore e lascia un vuoto, impossibile da colmare.