Francisco Junior Bautista – Abitudine
Ciò che la gente spesso dimentica, è che vedere è diverso da sapere.
Ciò che la gente spesso dimentica, è che vedere è diverso da sapere.
Quando qualcuno ti ruba un pensiero, non te la prendere, fai finta che hai fatto un’opera di bene. In fondo anche le teste vuote hanno bisogno di sfamarsi.
Le cose complicate vengono scartate come in un processo di selezione naturale, così come le persone. Si tende a scegliere quelle semplice, pacate, che non creano problemi, che non hanno crisi esistenziali né crolli emotivi, le si sceglie convinti di poter viaggiare poi in un fiume di tranquillità.Per questo delle persone difficili ci si dimentica, le si accantona, si tende ad evitarle così da non sentirsi troppo pressati dalla loro presenza.Ed io ho saltato questa fase della selezione naturale. Come per un difetto genetico, come se ricoperta da una coltre di ghiaccio tanto spessa da non permettermi di guardare oltre o di riprendere calore, io cado in errore.Cerco l’errore, la difficoltà, la strada in salita, il sasso nella scarpa, gli occhi gonfi ed il cuore impazzito. Mi emoziono quando non devo, piango mentre tutti sorridono, sorrido tra i fiumi di lacrime. Io mi nutro degli scarti di chi seleziona per un’evoluzione perfetta della specie. Cerco negli angoli, nel buoi dei disastri. Cerco i fallimenti, gli sconfitti, i ritirati.Cerco chi mi somiglia. Cerco il mio errore perfetto.
La rabbia ha mille forme, non necessariamente si manifesta con urla, la peggiore è quella…
Quanto è brutto vedere gesti che dovrebbero essere normali, diventatare così rari da essere menzionati.
L’abitudine è quella che rende le nostre prove più forti e più credute: essa piega…
L’abitudine è quotidianità, se viene a mancare ci perdiamo anche fra le pareti di casa.