Francisco Junior Bautista – Figli e bambini
Quando abbracci un bambino sii sempre l’ultimo a lasciare la presa, perché non sai mai di quanto tempo e sé ne hanno ancora bisogno.
Quando abbracci un bambino sii sempre l’ultimo a lasciare la presa, perché non sai mai di quanto tempo e sé ne hanno ancora bisogno.
I bambini andrebbero visti come degli insegnanti di semplicità, non come dei contenitori di rimpianti. Si dovrebbe far loro credere che da grandi possano davvero diventare astronauta o ballerina, che un anziano obeso vestito di rosso possa cavalcare il cielo per consegnar loro doni, che un ratto possa barattare soldi per un dente, che il bacio della mamma sia lenitivo di ogni ferita, che il babbo sia capace di rubargli il naso tra due dita, che le nuvole siano soffici, che l’orco esista realmente, ma che una tenue luce sul comodino possa tenerlo lontano di notte, che la siringa non abbia l’ago, che non esistano bambini diversi. Se prendi un’illusione dalle tasche di un bambino, ricorda che stai rimuovendo un colore dal suo arcobaleno.
Il primo specchio dove il bimbo si riconosce sono gli occhi di sua madre. Il primo esempio che il bimbo vuol imitare è quello del padre. Sii occhi sinceri per lui e esempio di amore vero.
Alla fine se ci pensate, il Vaticano non ha nulla da invidiare agl’altri paesi… c’è…
Penso di meritare l’amore vero, quello tangibile, dimostrato con i fatti e non con le…
Siamo noi a crescere i nostri figli o viceversa?
Anche da un piccolo corpo può uscire uno spirito veramente forte e virtuoso.