Franco Pancaldi – Anima
Troppa realtà e bontà d’animo, forse smisurata, “mi da da fare”. Non credo alle esasperazioni di un modo d’essere.
Troppa realtà e bontà d’animo, forse smisurata, “mi da da fare”. Non credo alle esasperazioni di un modo d’essere.
La mancanza di qualcuno la percepisci fino dalla mattino appena sveglio, quando nelle stanze non senti nessun aroma. Nessun profumo, che non sia il tuo odore.
Benché il destino faccia la sua parte, ognuno di noi è il capitano della propria anima!
Sono le parole non dette… quelle che lasciano un vuoto incolmabile… Un buco nero… e…
È quando sento la tempesta dentro che l’anima s’innalza donandomi quel senso di leggerezza.
Dov’è la mia anima? Lì da te.
Le nostre anime amavano danzare tra il bilico di chi si sente vivo e di chi si sente pazzo. Ci trovavamo in bilico difronte ad ogni cosa, in bilico tra il pericolo e la paura, tra la felicità e l’illusione, tra un parco colmo di Fiori e un deserto senza sabbia, tra la rabbia e la confusione, tra il sonno e la stanchezza, tra la certezza e la possibilità, tra le note di un motivo triste e quelle di un motivo sereno, tra la malinconia e il rumore dei ricordi, tra noi e il resto del pianeta.