Franco Pancaldi – Destino
Il miglior viaggio è quello che non conosci, dentro probabilmente c’è il sapore di ciò che vorresti sapere, solo il coraggio di viverlo può aiutare a scoprirlo.
Il miglior viaggio è quello che non conosci, dentro probabilmente c’è il sapore di ciò che vorresti sapere, solo il coraggio di viverlo può aiutare a scoprirlo.
Il giorno inizia e finisce comunque, senza il nostro consenso. Non siamo padroni del tempo, ma solo padroni di dargli un senso.
Si nasce piccoli per diventare grandi.
È nel presentarmi ambiziosa alla Vita che la mia mano espia tradita. Riflessi di polvere nel dunque, ovunque a ribadirmi l’assenza di ogni rinnegata presenza che liquida un giorno giunse avanzando pretese con bocche, a dire.
Il destino ci ha allontanati solo perché un giorno possa rendere stupendo, più di quanto lo sarebbe stato, l’attimo in cui ci ritroveremo.
Brancoliamo nel buio senza sapere dove ci porterà il sentiero.
A volte ho come l’impressione di essere l’unica ad accettare i difetti altrui. I miei invece, me li fanno pesare come fossero palle di cannone. E non contenti, me li scagliano addosso!
Il giorno inizia e finisce comunque, senza il nostro consenso. Non siamo padroni del tempo, ma solo padroni di dargli un senso.
Si nasce piccoli per diventare grandi.
È nel presentarmi ambiziosa alla Vita che la mia mano espia tradita. Riflessi di polvere nel dunque, ovunque a ribadirmi l’assenza di ogni rinnegata presenza che liquida un giorno giunse avanzando pretese con bocche, a dire.
Il destino ci ha allontanati solo perché un giorno possa rendere stupendo, più di quanto lo sarebbe stato, l’attimo in cui ci ritroveremo.
Brancoliamo nel buio senza sapere dove ci porterà il sentiero.
A volte ho come l’impressione di essere l’unica ad accettare i difetti altrui. I miei invece, me li fanno pesare come fossero palle di cannone. E non contenti, me li scagliano addosso!
Il giorno inizia e finisce comunque, senza il nostro consenso. Non siamo padroni del tempo, ma solo padroni di dargli un senso.
Si nasce piccoli per diventare grandi.
È nel presentarmi ambiziosa alla Vita che la mia mano espia tradita. Riflessi di polvere nel dunque, ovunque a ribadirmi l’assenza di ogni rinnegata presenza che liquida un giorno giunse avanzando pretese con bocche, a dire.
Il destino ci ha allontanati solo perché un giorno possa rendere stupendo, più di quanto lo sarebbe stato, l’attimo in cui ci ritroveremo.
Brancoliamo nel buio senza sapere dove ci porterà il sentiero.
A volte ho come l’impressione di essere l’unica ad accettare i difetti altrui. I miei invece, me li fanno pesare come fossero palle di cannone. E non contenti, me li scagliano addosso!