Franco Pancaldi – Poesia
I poeti ci lasciano soli, il nostro compito è ricordarli.
I poeti ci lasciano soli, il nostro compito è ricordarli.
La poesia è l’unica prova concreta dell’esistenza dell’uomo.
Ci sono poesie che andrebbero messe in tasca, per tirarle fuori quando servono. Ci sono poesie che andrebbero caricate come pistole, per premere il grilletto e ammazzare il dolore che, se rimane inspiegato, cresce.
La poesia, cos’è? Il pensiero è veloce, fugge rapidamente, si allontana, sbiadisce, si mescola con altri suoi simili, si contraddice, si supera, fa la giravolta, ritorna e quando pensi: “ecco, l’ho preso”… lui riparte, balla un po’ intorno a te, si libra nell’aria, lieve, per poi posarsi finalmente sulla pagina bianca… Chiudi gli occhi e riaprendoli, il miracolo si è compiuto: il tuo pensiero è diventato una poesia.
Scrivo affinché possa chiarirmi, e, rischiarandomi la mente, il pensiero mi ritorni più chiaro.
Il pubblico ha il privilegio di poter scegliere i propri autori. Gli autori non possono altro se non accettare il loro pubblico, con il rischio di cadere vittima dei suoi condizionamenti.
Quando la poesia viene ridotta a prosa, da qualche parte la corda di un’antica cetra si spezza.