Franco Paolucci – Destino
Anziché disperarsi per l’inevitabile fine cui siamo destinati è preferibile gioire per il dono sublime della percezione che ci accompagna mentre viviamo.
Anziché disperarsi per l’inevitabile fine cui siamo destinati è preferibile gioire per il dono sublime della percezione che ci accompagna mentre viviamo.
Correre… per seminare la sfiga… impossibile sfuggirle! Mi aspetta sempre al traguardo fumandosi una sigaretta!
Non basta la buona volontà per modificare le cose. È necessaria la concomitanza di una congiunzione astrale favorevole.
E così, uccidendo a protezione del suo messaggero e forse dei suoi profeti, non si rese conto del più alto araldo che gli recava i richiami della storia, se non troppo tardi, a tempo scaduto.
Se la vita è un passaggio, la morte e un tiro in porta? Infatti tu puoi fare tante buone azioni, ma è sempre la vita che ti segna.
Il labile confine tra l’eterno ed il nulla è l’invisibile traccia che ognuno lascia nell’anima altrui.
Quando impari a fare un trasloco, impari anche a buttare, a fare spazio, a mettere di lato, a scegliere. Impari a dare valore agli aggetti, a toglierne, a rivalutare. Impari a classificare i ricordi, categorizzarli, ucciderli, a farli piccoli o a farli grandi. Impari che tutto accade con un significato e con un tale finisce, che le persone sono compagni di viaggio, i posti complici d’incontro e le cose le foto delle memorie. Impari che tutto finisce dentro una scatola così come la tua valigia finisce nel vano di un aereo. Impari a pesare quando quanto hai dato, a chi e se è servito. Impari che tutti gli errori erano inevitabili, le soluzioni tardive e che ogni fine ha sempre un unico disegno.