Franco Paolucci – Filosofia
Il filosofo diviene “pretenzioso” quando ritiene sia un suo diritto la visione diretta della meta.
Il filosofo diviene “pretenzioso” quando ritiene sia un suo diritto la visione diretta della meta.
In un angolo remoto dell’universo scintillante e diffuso attraverso infiniti sistemi solari c’era una volta un astro, su cui animali intelligenti scoprirono la conoscenza. Fu il minuto più tracotante e più menzognero della storia del mondo: ma tutto durò soltanto un minuto. Dopo pochi respiri della natura, la stella si irrigidì e gli animali intelligenti dovettero morire. Quando tutto sarà finito, non sarà avvenuto nulla di notevole.
È in bagno che ci vengono le migliori idee.
Mi pare, del resto, che l’atteggiamento pessimistico si addica di più che non quello ottimistico all’uomo di ragione. L’ottimismo comporta pur sempre una certa dose di infatuazione, e l’uomo di ragione non dovrebbe essere infatuato. E poi il pessimista non raffrena l’operosità, anzi la rende più tesa e diritta allo scopo. Tra l’ottimista che ha per massima: “Non muoverti, vedrai che tutto si accomoda”, e il pessimista replicante: “Fà d’ogni modo quel che devi, anche se le cose andranno di male in peggio”, preferisco il secondo.
Se devi fare una scelta falla tu, non permettere che siano gli altri ad influenzarti, in modo tale da rimanere senza rimpianti.
Non lavorerò mai nella vostra frequenza.
Ciò che è razionale è reale; ciò che è reale è razionale.