Franco Paolucci – Politica
Ove gli appetiti mutino in ingordigia, il tepore della mensa incendierà in baccanale.
Ove gli appetiti mutino in ingordigia, il tepore della mensa incendierà in baccanale.
Ho sentito che vuole entrare in politica. Ora ha il suo manifesto: Briatore, il partito dell’evasore.
Lavorare in catena otto ore al giorno per mille euro al mese potrebbe essere un buon corso di sopravvivenza per i nostri politici.
Amiamo Dio perché riconosciamo in Dio la completezza di ciò che personalmente ci manca. Critichiamo i sacerdoti perché supponiamo in loro la incompletezza che ci affligge. Ci resta difficile amare il nostro prossimo perché rileviamo in esso difetti che riteniamo di avere in noi già eliminato. Il “figlio dell’uomo” ci comanda di amare il prossimo proprio per quest’ultima ragione: amandolo incentiveremo in esso il suo miglioramento. Chi tende amorevolmente alla giustizia è un essere fecondo.
Ormai per i politici tutto o succede o a loro insaputa oppure è un complotto degli avversari, chissà se ci credono davvero a quello che dicono.
Più di un politico giustifica l’alto stipendio dei parlamentari affermando che con stipendi più bassi solo i ricchi potrebbero permettersi di fare politica, ma viene da chiedersi se allora è meglio che a fare politica siano i ricchi o chi con la politica vuole diventare ricco?
Che cosa è un governo? Nulla, se non è sostenuto dall’opinione.