Franco Paolucci – Stati d’Animo
Non sprechiamo la nostra vita confinandola nel terrore delle sofferenze sorelle dei nostri slanci di amore.
Non sprechiamo la nostra vita confinandola nel terrore delle sofferenze sorelle dei nostri slanci di amore.
Non c’è niente di più penoso di condividere il tempo in compagnia di persone che hanno la coscienza estremamente rigida! Non siamo stati creati per essere costantemente severi con noi stessi e con gli altri.
Il problema cò sto piatto è che mi ha bloccato la gola come una pallina di catrame e devo andare all’ospidale adesso, se no muoro!
Io le parole le conservo. Mastico l’impronunciabile, sempre umido di qualche lacrima che mi vesta di verità. Giro il capo a ieri e mi sembra sia passata una vita e mezza. Prendo una scorciatoia e sento ancora la tua voce. Giù, in caduta libera sulle risate. Lì, con gli occhi lucidi per le volte in cui tacevo. E più tacevo e più mi zittivi. Strane le mie mani, conca vuota, i palmi che s’allargano in segno d’arresa e di disfatta, come a voler dire “pazienza” al cielo. Se un’unghia mi diventasse lama e mi tagliasse il petto con uno squarcio verticale, mi uscirebbero le emozioni oblique e i pensieri liquidi, ancora caldi della tua presenza. Ma è assenza. Ed è tempo che scorre. Nulla che perdoni. Niente che resti. Il cuore si vanifica, arrestato da un groviglio di vene. Rimango così, silenziosa e fredda e ho venduto perfino la carne, ché non mi veste più nulla. Spoglia e brulla come una casa disabitata che ha dato le spalle al sole.
Ogni giorno, scelgo di volare, almeno un po’!
Sette miliardi di pensatori ed un unico intento: bussare consapevoli al portone del Regno di Dio.
La felicità è una condizione di equilibrio perfetto tra la realizzazione delle nostre aspirazioni e quanto gli altri ci chiedono.