Franco Paolucci – Verità e Menzogna
Compiango l’incapacità di essere felici in chi ha un’assenza innata della gentilezza, considerandola il prodotto più alto della finzione.
Compiango l’incapacità di essere felici in chi ha un’assenza innata della gentilezza, considerandola il prodotto più alto della finzione.
Cerchiamo un cavillo per sfogare sentimenti inconfessabili, nascosti dalle maschere della nostra umana e meravigliosa ipocrisia.
La più alta presunzione è non riconoscere attendibile nessuna verità, nessuna cosa o entità più grandi di noi, o farsi domande fondamentali ed avere esclusivamente “noi stessi” come unica risposta.
In India si dice che l’ora più bella è quella dell’alba, quando la notte aleggia ancora nell’aria e il giorno non è ancora pieno, quando la distinzione fra tenebra e luce non è ancora netta e per qualche momento l’uomo, se vuole, se sa fare attenzione, può intuire che tutto ciò che nella vita gli appare in contrasto, il buio e la luce, il falso e il vero non sono che due aspetti della stessa cosa. Sono diversi, ma non facilmente separabili, sono distinti, ma non sono due. Come un uomo e una donna, che sono sì meravigliosamente differenti, ma che nell’amore diventano Uno.
Ho creduto troppo spesso alle parole, ho dato troppo spesso per scontato che fossero vere, ed ho sbagliato troppo spesso per essere stata ingenua, ma ho anche capito che non basta ascoltare le parole ma è anche necessario che quelle parole diventino fatti, che quelle parole escano dal cuore e non solo dalla bocca, ho capito che troppo spesso quelle parole sono solo rumore e niente di più.
Mentire a se stessi, per negare la realtà, è forse la peggior cosa che una persona riesca a fare contro di sé.
I nostri sogni migliori sono intenti molto segreti da perseguire con tenacia non scevra d’amore.