Frank Zappa – Musica
Io scrivo la musica che mi piace. Se alla gente piace, bene, possono comprarsi i dischi. E se non gli piace, possono sentirsi Michael Jackson.
Io scrivo la musica che mi piace. Se alla gente piace, bene, possono comprarsi i dischi. E se non gli piace, possono sentirsi Michael Jackson.
Veronika spinse la porta della sala di soggiorno, si avvicinò al pianoforte, aprì il coperchio e, con ogni sua forza, affondò le mani sulla tastiera. Si sprigionò un accordo folle, sconnesso, irritante, che echeggiò nell’ambiente vuoto rimbalzò sulle pareti e tornò alle sue orecchie sotto forma di un rumore acuto, che sembrava graffiarle l’anima. Ma, in quel momento, era proprio quello il miglior ritratto del suo intimo.
Quella gioia che ti fa scoppiare il cuore, che ti fa piangere. Quella felicità che fa nascere un sorriso e una risata dal profondo, così indomabili che non puoi trattenerli. Io tutto questo lo chiamo meraviglia. Quel sentirsi parte di qualcosa di straordinario che ti riempie la vita, che le dona una senso. Non sapere altrimenti perché sei al mondo. La meraviglia, un posto nel mondo me lo da la Musica. E non importa se tutto questo è scontato, se è la rivisitazione di un centinaio di dichiarazioni d’amore e devozione già fatte. Io so che la musica da senso alla mia vita, che sono nata per sentire ciò che mi dona, per averla accanto e che è l’unica cosa senza la quale non vivo. Al solo pensiero di non sentire quella meraviglia l’unica cosa che faccio è piangere e pregare Dio affinché continui ad onorarmi della sua presenza. La musica dona meraviglia, sempre. Chi non la sente, non vive al meglio. La musica va vissuta, va sentita, va urlata, cantata, con le lacrime agli occhi, con un sorriso stampato sul viso, ridendo così tanto da non respirare. Amo la musica come nessuno mai ha amato, ama e amerà qualcun altro.
Vorrei rubare i sogni a chi è felice e metterteli dentro la testa.
La musica, per quanto possa essere importante per l’essere umano, non è che un palliativo. Curare con essa il mal di vivere è come curare una polmonite con l’aspirina.
Le riviste di musica sono scritte da gente che non sa scrivere, che intervista gente che non sa parlare per gente che non sa leggere.
Il giornalismo musicale è fatto da persone che non sanno scrivere che intervistano persone che non sanno parlare per persone che non sanno leggere.