Franklin Delano Roosevelt – Guerra & Pace
Più che una fine della guerra, vogliamo la fine dei principi di tutte le guerre.
Più che una fine della guerra, vogliamo la fine dei principi di tutte le guerre.
L’incredibile sensazione di conforto nel ritrovarsi liberi, è una cosa difficile da esprimere a parole. La libertà è qualcosa che si sente nell’aria. Per me, è stato il sentire i soldati parlare inglese, invece che tedesco e l’odore di vero tabacco che veniva dalle loro sigarette.
La natura lotta per la sopravvivenza, l’uomo combatte per l’estinzione.
Pace… Un unico cerchio intorno al mondo fatto di tanti colori di tante speranze ma con un solo grido, grido che possa rompere tutte le assurdità di chi non vuol sentire di chi non vuol vedere di chi non vuol ammettere che in questa terra abbiamo bisogno di Pace.
Da molti anni ho dichiarato guerra all’alcool, le mie più dure battaglie le ho combattute contro le bottiglie, le sconfiggevo vuotandole, ma loro alla fine hanno vinto la guerra uccidendomi.
Le differenze del mondo hanno dato a ciascun popolo una diversa patria. Ma il mondo ha dato a tutti gli abitanti, capaci di amicizia, una casa comune: la Terra!
La cultura della pace o della guerra comincia a casa nostra, poi si allarga e si passa alle case dei nostri vicini, estendendosi a quelle della nostra villa, del nostro paese, della nostra città e della nostra comune fino a propagarsi come un’onda possente per tutta la nazione, finendo per influenzare i popoli di tante altre nazioni del mondo. Ed è per questo, proprio per questo, che tanto l’una come l’altra dipende da noi, solo da noi… da ognuno di noi.