Franklin Pierce Adams – Matrimonio
Sento parlare di divorzio e non capisco come due persone non riescano a vivere d’accordo; vedo due persone, e non capisco come l’una possa sopportare l’altra.
Sento parlare di divorzio e non capisco come due persone non riescano a vivere d’accordo; vedo due persone, e non capisco come l’una possa sopportare l’altra.
Troppa verità è cruda.
Parlare di “matrimonio gay” in riferimento al Diritto Naturale suona come una forzatura, quasi bigotta, poiché motivata semplicemente da una tradizione linguistica – e sociale – che non è in questo caso sorretta dalla conoscenza dei presupposti del “matrimonio”. Ciò non significa che sia (o che debba essere) vietata l’unione omosessuale, ma che la definizione “matrimonio” le calzi stretta.
Le ho chiesto di sposarmi, e lei ha detto no! E da allora viviamo felici e contenti.
Il matrimonio diventa una catena quando i suoi anelli cominciano a spezzarsi.
Una donna sa tutto dei suoi bambini: appuntamenti dal dentista, migliori amici, sogni, incubi, paure e speranze. Un uomo è vagamente a conoscenza di una persona bassa nella casa.
Una buona moglie perdona sempre a suo marito quando si è sbagliata.