Franz Kafka – Filosofia
Come un sentiero d’autunno: appena è tutto spazzato, si copre nuovamente di foglie secche.
Come un sentiero d’autunno: appena è tutto spazzato, si copre nuovamente di foglie secche.
Ogni malattia ha la sua cura dentro di se. Non sono forse batteri morti che noi chiamiamo “vaccino”? Non è forse la stessa società che man mano ha scremato, dal basso i suoi stati più alti ed inutili? Dovremmo noi aspettare quindi affinché tutto si risolva nuovamente di per se? Senza la nostra mano? O saremo noi la mano?
Sì, l’uomo è vasto, troppo vasto. Vorrei che fosse più stretto. Quel che per la mente è vergogna, è bellezza e null’altro per il cuore.
Solo se fossi pazzo potrei rinunciare a te, ma poiché non lo sono starò sempre con te, perché sei come l’aria, senza non posso vivere.
Non posso dire che mi hai rovinato la vita ma nemmeno che me l’hai resa migliore…
In tanti aspettano il treno giusto ma quando arriva non c’è posto per tutti, in tanti credono nel colpo di fulmine ma quando arriva dura l’attimo di un temporale, in tanti pensano che il silenzio sia la cosa migliore ma quando si “rompe” molti sono i sordi, in tanti sognano la vita perfetta ma quando arriva manca sempre un qualcosa e allora si ricomincia a sognare.
Prima di raggiungere la conclusione nulla è sicuro.