Franz Kafka – Filosofia
Come un sentiero d’autunno: appena è tutto spazzato, si copre nuovamente di foglie secche.
Come un sentiero d’autunno: appena è tutto spazzato, si copre nuovamente di foglie secche.
Le giuste decisioni stanno a metà tra l’istinto e il raziocinio.
È così difficile guardarsi dentro e capire se stessi, che quando ci si riesce, anche se raramente, ci si sente appagati da tanto sforzo.
Un limite è qualcosa d’inesplorato di noi stessi! Un viaggio da compiere, con coraggio, qualcosa di cui non siamo a conoscenza. Gli dei imposero come limite del mondo le colonne d’Ercole, perché non conoscevano altro? O perché, magari avevano paura di scoprirlo? Forse vi chiederete quelli sono oggi le colonne d’Ercole che l’uomo deve superare? Sono le nostre menti che il più delle volte hanno dei parametri già precostituiti! La via può essere paragonata a un grande cubo di rubik con le sue mille sfaccettature, inizialmente può sembrare imperfetto, disordinato e caotico, ma ruotando il cubo pian piano è evidente ogni sfaccettatura, ogni realtà che ha messo in disordine il cubo, ma girando e riguardo ogni colore trova la sua giusta sistemazione dando forma al cubo facendolo tornare in equilibrio in maniera tale potrà spiegare la natura del suo caos iniziale! Questo è il limite umano.
Non pensarti più in alto di altri, immagina, invece, di essere l’ultimo e senza accorgertene sarai tra i primi.
Impara vedere nelle parole ciò che gli altri non vedono.
Lo sai, ora non piango, ora non scappo; ora farò i conti con l’anima.