Franz Kafka – Libri
Gregorio Samsa, svegliatosi una mattina da sogni agitati, si trovò trasformato, nel suo letto, in un enorme insetto immondo.
Gregorio Samsa, svegliatosi una mattina da sogni agitati, si trovò trasformato, nel suo letto, in un enorme insetto immondo.
Anche se nessuno di loro lo sapeva, tutti avevano un biglietto di andata per qualche posto, ma solo Ian conosceva la destinazione del suo viaggio.
Alcune persone pensano che ciò che conta è vivere; io però preferisco leggere.
Non è quello che vidi che mi fermòè quel che non vidiPuoi capirlo, fratello?, è quel che non vidi… lo cercai ma non c’era, in tutta quella sterminata città c’era tutto trannec’era tuttoMa non c’era una fine. Quel che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondoOra tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tuMa se io salgo su quella scaletta, e davanti a meMa se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardiMilioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la vera verità, che non fiìniscono mai e quella tastiera è infinitaSe quella tastiera è infinita, alloraSu quella tastiera non c’è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio.
Non ricordo l’amore che se n’è andato con lei, ma solo il vuoto che mi ha raggiunto senza di lei.
Settembre. I genitori di Babi le hanno comprato un biglietto per Londra. Si sono messi d’accordo con la madre di Pallina. Vogliono allontanarle da certe amicizie. É bastato poco. Un piano ben congeniato. Una corsa da un amico in questura. I passaporti nuovi. Su quel charter per l’Inghilterra salgono in dua, ma i biglietti, cambiati pochi giorni prima, portano nomi diversi. Pollo e Pallina. Sono quindici giorni indimenticabili per tutti. Per i genitori di Babi. Illusi e contenti, finalmente tranquilli. Per Pollo e Pallina, in giro per Londra, nei pub e nelle disco, spedendo a tutti cartoline comprate a Roma alla Lyon Book, cartoline inglesi, giá firmate da Babi. E Step e lei, lontani da tutti, in quell’isola greca, Astipalea.
È giusto scrivere anche se non si è particolarmente bravi, è giusto specialmente se ci fa stare bene.