Giuseppe Catalfamo – Frasi su animali
Un coccodrillo che piange non è detto sia triste…Una iena che ride non vuol dire sia felice…esattamente come l’uomo.
Un coccodrillo che piange non è detto sia triste…Una iena che ride non vuol dire sia felice…esattamente come l’uomo.
Ci son dei cani che comunicano tristezza e pena, a vederli passeggiare con certi bipedi.
È Natale, non regalare un cane.Non ti presentare con un cucciolo da un adolescente o da una fidanzata o da chiunque con una vita innocente.Altro non è che la proiezione dell’amore che non sai dare.Una vita non si regala, a meno che non sia la tua.Un cane regalato a Natale spessissimo è un mortale incidente in autostrada nella prossima estate.Ampliamento al concetto;Tu che prendi un Pit-Bull perché pensi che lui possa farti acquistare personalità e rispetto, pensi che con lui a fianco puoi intimorire o spaventare, sappi che sei l’ultimo degli Imbecilli.Chi pensa questo ha poca personalità e si troverà a confrontarsi con un animale che ne ha da vendere.Rischierai tu e la tua famiglia perché il cane dominerà.
Gli animali ci ascoltano ci spiano, chiacchierano e quando vengono scoperti fingono di essere solo animali.
Il “regno dei cieli” è degli uccelli!
Sulla pelle della serpe nessuno guarda alle macchie.
Molte persone non riescono a capire il rapporto che si instaura tra noi ed i nostri amici a quattro zampe quando sentono che noi parliamo con loro ci prendono per pazzi, ma basta averlo un cane in casa per credere.
La nostra razionalità è la nostra maledizione: gli altri animali non piangono, gli altri animali non ridono, gli altri animali non amano.
Se le preghiere di un cane fossero ascoltate cadrebbero ossi dal cielo.
Non c’è fedeltà che non tradisca almeno una volta, tranne quella di un cane…
L’affetto di cane per il suo padrone è talmente grande da non poter mai essere ricambiato completamente…
La ferocia animale non è l’umano volere di sopraffazione: la ferocia animale è istinto. Il volere di sopraffazione è corruzione.
Spesso si usa appellare con il termine “animale” un uomo che ha commesso un’azione poco consona. Ma alcune volte capita che gli animali ci sorprendano tramite azioni, comportamenti, che destano commozione, stupore e anche “tristezza”: comportamenti degni di lode.Quindi si dovrebbe appellare gli animali con il nome di “uomini”, quelli che in realtà tutti noi dovremmo essere.
Alla fine comparve la scimmia, e tutti compresero che l’uomo era ormai vicino. E fu proprio così. La scimmia continuò a svilupparsi per cinque milioni di anni, e quindi si trasformò in uomo, almeno in apparenza.
Dio creò l’uomo, ma prima di esso si deliziò di creature viventi che vivevano dell’armonia della Natura, poi volle far felice anche il sapiente loquace facendogli amare la fedeltà degli animali.
L’uccellino stermina i parassiti dell’elefante, quindi resta impettito per qualche secondo: giusto il tempo di sentirsi un leader.
Si affaccia nella radura un gruppo di cervi. Il capobranco si annuncia con il caratterisco bramito, poi si muove, timoroso e imponente. Nel contrasto vedo l’armonia.