Alexandre Cuissardes – Frasi sull’Italia e gli Italiani
Per primo ci ha lasciati l’orgoglio di essere italiani, poi la dignità di cittadini di un paese serio. È ‘ rimasta solo la vergogna di essere cittadini italiani.
Per primo ci ha lasciati l’orgoglio di essere italiani, poi la dignità di cittadini di un paese serio. È ‘ rimasta solo la vergogna di essere cittadini italiani.
Una gioventù bruciata che lascia bruciare l’Italia.
In italia più che ridare il via al costruire andrebbe dato il via al buttare giù.
Durante tutto l’anno il signor Formica ha lavorato duramente, mettendo da parte i suoi piccoli risparmi guadagnati così faticosamente. Invece il signor ministro Cicala tra una vacanza a Bora Bora ed un’altra alle Bahamas, di tanto in tanto, si recava in parlamento a votare le nuove tasse per sottrarre ai signori Formica i loro sudati risparmi.Morale: Caro Formica, pondera bene a chi dai il tuo voto, per non farti più derubare. Chiedo scusa ad Esopo e Jean de La Fontaine per avere stravolto la loro favola.
In Italia l’unica lobby che non ottiene mai nessun vantaggio è quella delle persone per bene.
La nostra bella italia, tanto amata e tanto odiata, tanto adorata e tanto calpestata, tanto ricca e tanto povera. Io so soltanto che l’italia è una meravigliosa grande nazione.
L’Italia è passata dall’essere la culla del diritto ad essere la patria del delitto.
Lamentarsi non serve ad altro che ad allargare la fossa nella quale siamo finiti, ora è giunto il momento di agire, uniti dobbiamo formare una rete umana per uscirne e riprenderci il nostro futuro.
In Italia difficilmente vedremo “rivolte con spargimento di sangue di innocenti”. Agli innocenti il sangue lo hanno già succhiato tutto.
Con gli occhi tristi e colorati dall’orrore, osserviamo questo mondo malato, immobilizzati nel suo fango, nel liquame della sua corruzione arresi al putrido potere politico. Senza reagire, stuprati e silenti, quando invece dovremmo lottare, scuotere le coscienze, cambiare le regole di questo sporco gioco, sfidare con tutti i mezzi disponibili le macchinazioni omicide dei grandi poteri. Questo oggi dovrebbe essere la nostra meta, invece accondiscendiamo alle sue barbarie, alle sue ipocrisie, agli inganni, diventando noi stessi complici della nostra disfatta!
In Italia re, papi e dittatori hanno lasciato grandi opere che li ricordassero. Palazzi, castelli, opere d’arte, ponti, chiese, strade e piazze. I dittatori di oggi non sono da meno di quelli del passato, anche loro lasceranno grandi opere, ospedali, impianti sportivi, ponti, strade… tutte incompiute.
Tutti vorrebbero l’Italia, pochi vorrebbero gli italiani.
Ogni centesimo è ben speso per una Ferrari, semplicemente per la sua storia. Figuriamoci per il resto.
Il cinquanta per cento del paese sa soltanto offendere perché offendere è facile e non richiede cervello. Il quaranta per cento sa soltanto criticare perché criticare è abbastanza facile e non richiede controprove. Il restante dieci per cento saprebbe anche fare ma visto come è il novanta per cento di noi forse non ci prova nemmeno perché non pensa che ne valga la pena.
La lingua italiana è l’idioma più bello del mondo; elegante, raffinato, armonioso e perfetto. I dialetti però, parlano direttamente al cuore.
L’italiano è una lingua eccessivamente complessa per gli italiani.
In Italia ci sono persone che non restano vive per miracolo ma per loro disgrazia.