Gerardo Migliaccio – Frasi sull’Italia e gli Italiani
Sveglia italia! Riprendiamoci la nostra storia.
Sveglia italia! Riprendiamoci la nostra storia.
La situazione Italia la paragono alla Costa Concordia. La nave è la nazione: fa acqua da tutte le parti. Il comandante è chi governa il paese: danni a non finire (come i predecessori). I passeggeri siamo noi italiani: tutti in acqua. Però, al contrario dei poveri sfortunati e incolpevoli della sciagura dell’Isola del Giglio, noi qualche responsabilità l’abbiamo. Immagino la scena in cui siamo tutti in acqua ed ognuno pensa a salvare se stesso: a tutti i costi, anche se questo comporta il sacrificio dell’altro. Poveri noi… si salvi chi può!
O Roma si riprende in mano il dominio del mondo, o Napoli la incita a rinascere.
Alle pendici del monte che non c’è crescono piante magiche, meravigliose: occupazione, produttività, giustizia giusta, democrazia, moralità, uguaglianza, solidarietà e benessere.I vecchi cespugli si sono seccati e sono stati estirpati: povertà, evasione fiscale, burocrazia, favoritismo, corruzione e sprechi.Il paese di Bengodi perfetto; l’Italia che gli italiani si augurano.
Poi una mattina ti svegli e ti accorgi di non avere più sentimenti umani per certe persone, gli auguri ogni male possibile o almeno pari a quello che con la loro ingordigia, indifferenza e stupidità. Recano alle persone oneste, indifese, fragili, private oltremodo del diritto al rispetto della propria dignità.
L’oscurità ha preso il sopravvento sulla pianura modenese, forte è lo spirito di coloro che cercano di portare la luce tra le strade delle città, sacrificio e unione sono il cuore e lo spirito di questa terra che ogni volta che cade trova il modo di rialzarsi, facendosi largo tra l’indifferenza dei carnefici che continuano a banchettare al tavolo del potere, affermando se stessi e svendendo la propria dignità alle logiche della menzogna che regna nel palazzo. Forza emilia.
Strano popolo quello italiano, piange ipocrisia per la morte di chi aveva incivilmente ignorato in vita.
Ogni italiano ha la grande fortuna, in primis, di essere italiano. Di appartenere ad un territorio invidiato da tutto il mondo per la sua bellezza e cultura. Montagne, mari ed isole di straordinaria bellezza. Si spera che, prima o poi, ci sarà anche un governo degno di cotanta bellezza.
Per gli Italiani l’arrivo del postino è una condanna a morte.
È piuttosto singolare osservare il comportamento degli uomini di potere a comando di una nave che sta affondando. A bordo della Concordia abbiamo visto con quale assurdo e sciagurato menefreghismo, con quale irresponsabilità siano state prese lucide decisioni per il proprio abbandono dalla nave e per l’abbandono del comando delle operazioni di salvataggio. A bordo dell’Italia, oggi, invece, tutti lottano per la delizia che regala l’esclusività di possedere tale comando, ma è chiaro: La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare, ma avere qualcosa da fare e non farla.
Italiani: “brava gente” o gente furba?
Non dovremmo arrabbiarci più di tanto se ci chiamano “ignoranti” basta guardar l’Italia che va dietro per dietro. Guardar che i carceri sono più pieni di politici avidi, che di spacciatori, che un governo non c’è l’abbiamo ancora e che il più pulito politico ha due condanne. Non ci dovremmo sentirci offesi perché ci deridono, invece di guardar la politica guardiamo i gossip invece di saper chi governerà il nostro paese, guardiamo cosa fa Corona, o Belen.
La casta ha sempre più soldi, più rimborsi, più privilegi. Ed il popolo che fa? Aspetta che cadano delle briciole dalla tavola imbandita dei loro “padroni”. Dovremmo aprire di più gli occhi dove servirebbero, e sapere che molti son morti per un’Italia equa e giusta; e di certo questa non è il paese dei nostri nonni.
La grande sete di giustizia, nel nostro amato paese, non è ad altro dovuta se non alla mancanza di possibilità di commettere ingiustizia.
L’Italia è una donna di facili consumi.
“L’importanza senza merito ottiene dei riguardi senza stima” citava Roland Barthes. Poi in Italia la situazione cambiò, e i senza meriti furono premiati a danno di chi la stima l’aveva ottenuta con tutti i meriti possibili!
Chi dice con accento francese una parola inglese di solito è un italiano.