Eugenio Patanè – Frasi sull’Italia e gli Italiani
L’italia sta morendo o forse è già morta. Di lei – culla d’arte e cultura – rimane, oggi, ben poco. Scheletri muti, infiniti fantasmi.
L’italia sta morendo o forse è già morta. Di lei – culla d’arte e cultura – rimane, oggi, ben poco. Scheletri muti, infiniti fantasmi.
Se il popolo italiano avesse occupazione, istruzione, alloggi e servizi sociali ben forniti, mai sarebbe entrato nei parametri di gente razzista.
In Italia abbiamo la politica più giusta per un paese sbagliato.
Napoli è una poesia scritta dal mare e letta dalla terra.
Noi napoletani abbiamo tanti difetti, ma una cosa è certa: come facciamo parlare il cuore noi, nessuno fa.
Sono cittadina dell’Italia e cittadina del mondo.
Vorrei risvegliar Mazzini e dirgli: “guarda, è stata fatta l’Italia ma si son dimenticati gli Italiani”
Ho visto saggi a piedi e stolti a cavallo entrambi verso la stessa direzione: Italia.
Ridateci la nostra vita, quella di un tempo andato, piena di speranze, aspettative, prospettive e progetti. Ridateci la fierezza di un popolo pieno di eroi che hanno segnato la storia di questo Paese e del Mondo intero. Lasciateci la possibilità e l’illusione di decidere del nostro futuro e quello dei nostri figli, dateci la facoltà di commettere i nostri errori, non quelli creati da voi ad opera d’arte per ognuno di noi, errori a volte commessi forzatamente nel tentativo disperato di sopravvivere. Abbiamo voglia di lottare per un ideale, in un Paese ormai privo di qualsiasi ideale.
L’Italia ha assolutamente bisogno di un vestito sartoriale su misura, nuovo di zecca. A forza di coprire i buchi con toppe su toppe, sono le toppe più pregiate del vestito stesso; anzi il vestito originale si intravede, soltanto, qua e là. Riportiamo il Paese ai suoi antichi fasti!
Il pronome più bello della lingua italiana è “noi”.
La Costituzione italiana è l’opera meglio riuscita dei fratelli Grimm.
In Italia, se la magistratura arrestasse il politico che delinque, invece di cazzeggiare con le indagini, avremmo una società migliore.
Gli italiani prima hanno perso la guerra, poi hanno perso la pace?
I cittadini italiani si dividono in due categorie: emigranti e immigrati.
L’Italia è la patria dei diritti per i furbi, e dei doveri per gli onesti.
In Italia la politica è sempre stato il frutto di uno spettacolo i cui soggetti sono tre: il burattino (politico), il burattinaio (potere forte) ed infine il pubblico (noi). Il pubblico paga il biglietto e inizia lo spettacolo. Il burattino ci mette la faccia facendo ciò che gli ordina il burattinaio. Alle volte, quando un burattino inizia a non piacere più al pubblico, lo stesso burattinaio ne crea un altro che va contro il precedente così saprà che avrà sempre un gradimento minimo del 40%, poi un altro ancora e altri, fino a quando si sarà creato un ampio gradimento. Il pubblico paga sempre, e il burattinaio oltre ad arricchirsi si gode lo spettacolo.