Walter Di Gemma – Frasi sull’Italia e gli Italiani
Il cervello dell’italiano medio è paragonabile a un osso: contiene quasi tutto calcio!
Il cervello dell’italiano medio è paragonabile a un osso: contiene quasi tutto calcio!
In Italia ciò che raccogli è seminato da altri!
L’unica seria rivoluzione che gli italiani potrebbero fare sarebbe cominciare a pulire il pezzo di strada davanti a casa.
La vecchia campana grida la sua disperazione.
Napoli potrebbe essere la Barcellona d’Italia, ma quante generazioni dovranno passare. Non ci vuole l’esercito. Ci vuole educazione e cultura, ma anche pugno fermo verso quelle famiglie che non sono in grado di infondere i veri valori di civile convivenza ai propri figli.
L’Italia è la patria dei diritti per i furbi, e dei doveri per gli onesti.
In Italia la politica è sempre stato il frutto di uno spettacolo i cui soggetti sono tre: il burattino (politico), il burattinaio (potere forte) ed infine il pubblico (noi). Il pubblico paga il biglietto e inizia lo spettacolo. Il burattino ci mette la faccia facendo ciò che gli ordina il burattinaio. Alle volte, quando un burattino inizia a non piacere più al pubblico, lo stesso burattinaio ne crea un altro che va contro il precedente così saprà che avrà sempre un gradimento minimo del 40%, poi un altro ancora e altri, fino a quando si sarà creato un ampio gradimento. Il pubblico paga sempre, e il burattinaio oltre ad arricchirsi si gode lo spettacolo.
Italia che ti smarrisci fra decadenza e ingiuste leggi, che ti svestiti per l’amore della stirpe, italia che hai vissuto conflitti e sofferenze, italia usufruita e sciupata, dai diletti figli tuoi, italia mia adorata, ti supplico non gemere e rialzati italia, patria mia, reagisci!
Il popolino è deluso quando l’assassino parla la stessa lingua, ha il medesimo colore di pelle, professa lo stesso credo religioso. Ha meno ignoranza da gettare sul fuoco del razzismo.
Entrando in un piccolo paese verrebbe quasi voglia di amarlo, non fosse per quegli orribili monumenti posti dietro alle finestre.
Sono cittadina dell’Italia e cittadina del mondo.
Vorrei risvegliar Mazzini e dirgli: “guarda, è stata fatta l’Italia ma si son dimenticati gli Italiani”
Ho visto saggi a piedi e stolti a cavallo entrambi verso la stessa direzione: Italia.
Ridateci la nostra vita, quella di un tempo andato, piena di speranze, aspettative, prospettive e progetti. Ridateci la fierezza di un popolo pieno di eroi che hanno segnato la storia di questo Paese e del Mondo intero. Lasciateci la possibilità e l’illusione di decidere del nostro futuro e quello dei nostri figli, dateci la facoltà di commettere i nostri errori, non quelli creati da voi ad opera d’arte per ognuno di noi, errori a volte commessi forzatamente nel tentativo disperato di sopravvivere. Abbiamo voglia di lottare per un ideale, in un Paese ormai privo di qualsiasi ideale.
L’Italia ha assolutamente bisogno di un vestito sartoriale su misura, nuovo di zecca. A forza di coprire i buchi con toppe su toppe, sono le toppe più pregiate del vestito stesso; anzi il vestito originale si intravede, soltanto, qua e là. Riportiamo il Paese ai suoi antichi fasti!
Il pronome più bello della lingua italiana è “noi”.
La Costituzione italiana è l’opera meglio riuscita dei fratelli Grimm.