Friedrich Wilhelm Nietzsche – Paura & Coraggio
Criterio quotidiano. Ci si sbaglierà raramente, attribuendo le azioni estreme alla vanità, quelle mediocri all’abitudine e quelle meschine alla paura.
Criterio quotidiano. Ci si sbaglierà raramente, attribuendo le azioni estreme alla vanità, quelle mediocri all’abitudine e quelle meschine alla paura.
Gli indugi hanno fini pericolose.
Non voglio vivere mezzo morto il più a lungo possibile, voglio rimanere in vita il tempo necessario a convincermi che sono esistito davvero.
Tutti siamo campioni su un tatami, un ring, un ottagono con regole prestabilite. Ma in strada in pochi riescono a sopravvivere dove bisogna avere massima reazione. In strada vi è nessuna regola, nessuna limitazione sul piano tecnico, niente è vietato, tutti i colpi sono permessi, niente protezioni. In strada si vince il trofeo che ha più valore al mondo, si vince la Vita.
Il termometro di una crisi economica è il lamento dell’astuto.
Mi sento come se una pellicola di ghiaccio avvolgesse il mio corpo rendendolo così tanto fragile, che, anche davanti al più dolce dei venti di cui è ricoperto questo mondo, potrebbe distruggersi in milioni di parti, portando con se tutti quei progetti, quei semplici sogni che ho nel cuore (da dove nascono) e nelle mani (con cui vengono realizzati), per cui darei la vita pur di riuscire a realizzarli, anche se non tutti, spero nella maggior parte possibile, mettendo tutto me stesso.
Ci vuole coraggio per arrendersi all’amore.