Gabriele Costanzo – Scienza e tecnologia
Se stare collegato su Facebook fosse stato un lavoro, saremmo stati tutti milionari.
Se stare collegato su Facebook fosse stato un lavoro, saremmo stati tutti milionari.
La scienza può aiutare a cambiare un essere umano ma non può cambiare i sentimenti affettivi.
La rete è la salvezza dell’umanità, o almeno è lo strumento principe per provare a salvarci, senza saremmo già “andati”. Mi fanno sorridere le persone che non vogliono usare la rete o Facebook ed altri Social Network per avere maggiore privacy. È ridicolo. Siamo tracciati ogni secondo della nostra vita e lo facciamo pagando bollette, usando conti in banca e carte di credito, possedendo un’auto, facendo la spesa, avendo un lavoro. Chi di dovere sa dove siamo ogni secondo della nostra vita, sa cosa mangiamo, cosa leggiamo, cosa guardiamo, come ci vestiamo, cosa ci piace o non ci piace, se siamo onesti o truffatori, sa chi amiamo o odiamo e se stiamo in salute oppure siamo ammalati e ha strumenti tali da anticiparci, arriva a conoscere il nostro passo prima chi lo si faccia e quindi? Ma quale pericolo volete che sia Facebook, non rivelate niente di nuovo in più di ciò che già si sa!Dal primo possiamo anche provare a scappare, dal secondo no!
Ho appena fatto un tuffo nel baratro dell’impossibile e mi sono subito trovato immerso nella realtà della fantascienza.
A volte penso che la mia vita sia un sogno, un giorno vorrei potermi svegliare in paradiso.
la tecnologia applicata alla ricerca, fa passi da gigante e questa è cosa buona, ma il governo ha sempre impegnato poche risorse per aiutare i ricercatori a combattere le malattie: aspetta sempre che se ne incarichi il privato e questo è male. Nonostante ciò, i ricercatori italiani hanno fatto in tal senso grandi scoperte. A loro il plauso per l’importante ed esaustivo operato, con l’augurio di buona continuazione, al fine di raggiungere traguardi sempre più ambiti e importanti!
Chi, se non un disperato o un folle, sarebbe disposto a separarsi alla leggera dalla ragione e a spregiare le arti e le scienze negando a quella la possibilità di raggiungere la certezza?