Gabriele Costanzo – Tristezza
Solitudine non è rimanere soli, è stare in compagnia sentendosi soli.
Solitudine non è rimanere soli, è stare in compagnia sentendosi soli.
La sofferenza è come il sole che sorge e poi tramonta lasciando la scia di un passato che se ne va.
Accanto al dolore arriva sempre l’amore.
Dentro di noi c’è sempre una voce che urla, il problema è che non sempre le persone lo sentono.
Dopo ogni sofferenza non è vero che si diventa più duri, più forti, più cinici. Tutt’altro, ad ogni nuovo colpo, facciamo sempre più nostra una fragilità che spaventa. Spaventa noi, certo. Ma in primis terrorizza gli altri. E la gente è risaputo, non ama faticare. La gente non sa impegnarsi per amare qualcosa che è andato in pezzi già un milione di volte.
Ogni fine ha la sua tristezza ad accompagnarla.
Apri il tuo canale è tempo di guarire, nessun uomo vuol davvero morire, la tua mente è solo programmata malamente, torna alla sorgente e riprogrammeremo insieme la mente. Io sono colui che dentro di te è sempre desto, togli dal tuo viso quel colorito funesto ed io farò il resto.