Gabriele D’Annunzio – Vita
Vivere la propria vita come se fosse un’opera d’arte.
Vivere la propria vita come se fosse un’opera d’arte.
Meglio essere protagonisti di una tragedia, che solo comparse di una vita non vissuta.
Mi piace sapermi diverso, piacere perverso che riverso in versi, su fogli sparsi, nei capoversi, dei giorni persi, nei miei rimorsi.
Ci sono posti, canzoni, sguardi e persone che ti ricordano sempre chi sei.
La nostra vita, questa vita che ci porta a fare salti mortali tra reale e virtuale. Siamo divisi in due mondi, uno che ci porta via il tempo vivendo e l’altro che ci fa sognare di tempi lontani. A voi, pagine a me care, dico di non chiedere scusa se non passate qui, la vita va vissuta tutta i giorni, qui ci rilassiamo quando stacchiamo la spina dal lavoro, dalla famiglia e cerchiamo di lasciar dormienti i problemi, quindi non preoccupatevi se non avete il tempo, esso è un continuo scorrere, fregandosene di quello che noi vorremmo fare. Allora voi vivete e quando potete passate e salutate, ma non chiedetemi scusa se per un po’ non ci sarete o non vi siete fermati da me. La vita è un’altra cosa. Noi siamo solo anime virtuali che sognano in affranti di tempo perduti.
È una brutta bestia la vita, anche quando non hai più niente che te la faccia apprezzare è così difficile riuscire a toglierla di mezzo.
Lascia che le cose nella vita accadano, forse non erano come previsto, ma semplicemente come dovevano essere.