Gabriele Martufi – Ipse dixit
Da quando ho iniziato a scrivere aforismi, non riesco più a scrivere aforismi.
Da quando ho iniziato a scrivere aforismi, non riesco più a scrivere aforismi.
Un tempo m’intressò la teologia ma da tale fantastica disciplina (e dalla fede cristiana) mi sviò per sempre Schopenhauer, con ragioni dirette, Shakespeare e Brahms, con l’infinita varietà del loro mondo.
Io voglio che vinca, faccio voti e faccio fioretti alla Madonna perché lui vinca, in modo che gli italiani vedano chi è questo signore. Berlusconi è una malattia che si cura soltanto con il vaccino, con una bella iniezione di Berlusconi a Palazzo Chigi, Berlusconi anche al Quirinale, Berlusconi dove vuole, Berlusconi al Vaticano. Soltanto dopo saremo immuni. L’immunità che si ottiene col vaccino.
Io, povero, non bello e non ricco, ho fatto il culo al mondo e sono la Lorella Cuccarini del governo Berlusconi.
Io non soffro di manie di superiorità. Io sono realmente superiore.
Cosa vorrei sulla mia epigrafe? Data di nascita, data di morte. Punto.Le parole delle epigrafi sono tutte uguali. A leggerle uno si chiede: ma scusate, se sono tutti buoni, dov’è il cimitero dei cattivi?
Tu sei bella, inevitabile io sia bestia.