Gabriele Martufi – Tristezza
Quando sono triste guardo l’arcobaleno. E se non c’è, lo invento.
Quando sono triste guardo l’arcobaleno. E se non c’è, lo invento.
La cosa più brutta al mondo non è vivere la sofferenza ma vederla negli occhi di altri… e non poter far nulla.
E ti promettono mari e monti, stelle e occhi di ciclone. Poi non sono nemmeno in grado di alzarsi alle sette del mattino, per te.
Ci si sente un po’ stupidi a essere tristi durante una giornata di sole.
Una lacrima sincera dà tante più risposte di quante tu ne possa udire.
Non so se lo stavo ascoltando o se ascoltavo le mie emozioni che non c’erano.
Sei mesguardo silenziosoche non sente più carezzesfiorare l’animaSei memanto neroche soffoca il respiro di un cuoreche ha spento ogni suo battitoSei mestella senza luceche come spina, laceri un voltoche rispecchia solo tristezza.