Georg Christoph Lichtenberg – Paradiso & Inferno
Di tutte le invenzioni dell’uomo dubito che ve ne sia qualcuna più facilmente realizzata di quella del Paradiso.
Di tutte le invenzioni dell’uomo dubito che ve ne sia qualcuna più facilmente realizzata di quella del Paradiso.
Ci sono anime nere in corpi angelici.
È nel veder la sua opera compiuta, che trova pace l’inferno dell’artista.
Quando non ci sarò più, quasi certamente mi spetterà l’Inferno. Però, il Superiore non potrà rinfacciarmi di non aver provato a fare nulla. Su questo ci discuterei.
Chi ha inferto grandi dolori, atroci sofferenze e profonde ferite nell’animo dei suoi simili, dovrebbe purificarsi nelle fiamme dell’inferno.
Quando siamo bambini l’inferno non è altro che il nome del diavolo sulla bocca dei nostri genitori. Poi questa nozione si complica, e allora ci rigiriamo nel letto nelle interminabili notti dell’adolescenza, cercando di spegnere le fiamme che ci bruciano, le fiamme dell’immaginazione. Più tardi, quando non ci guardiamo più allo specchio perché i nostri volti cominciano ad assomigliare a quello del diavolo, la nozione dell’inferno si trasforma in un piumone intellettuale e allora, per sottrarci a tanta angoscia, ci mettiamo a descriverlo. Giunti alla vecchiaia l’inferno è così alla portata di mano che l’accettiamo come un male necessario e lasciamo persino scorgere la nostra ansia di patirlo. Ancora più tardi, e adesso sì che siamo tra le sue fiamme, mentre bruciamo cominciamo a intuire che forse potremmo acclimatarci. Passati mille anni un diavolo ci chiede, con aria di circostanza, se soffriamo ancora; gli rispondiamo che l’abitudine ha una parte ben maggiore della sofferenza. Alla fine arriva il giorno in cui potremmo abbandonare l’inferno, ma rifiutiamo fermamente tale offerta. Chi rinuncia infatti a una cara abitudine?
Ci saranno tempeste, uragani, terremoti. Vacilleremo, tremeremo, ci scoraggeremo. Alla fine però, all’orizzonte spunterà il sole, e chi vorrà potrà goderne illimitatamente. L’importante è arrivare puntuali all’appuntamento. L’alba ci attende.