George RR Martin – Libri
Cos’è poi l’onore al confronto dell’amore di una donna? E che cos’è il dovere paragonato allo stringere una nuova vita tra le braccia… o alla memoria del sorriso di un fratello? Vento e parole. Vento e parole.
Cos’è poi l’onore al confronto dell’amore di una donna? E che cos’è il dovere paragonato allo stringere una nuova vita tra le braccia… o alla memoria del sorriso di un fratello? Vento e parole. Vento e parole.
Questi erano gli amabili resti, cresciuti intorno alla mia assenza. I legami, a volte esili, a volte stretti a caro prezzo, ma spesso meravigliosi, nati dopo che me n’ero andata. E cominciai a vedere le cose in un modo che mi lasciava concepire il mondo senza di me.
Per gli altri semplicemente spariva.Quando c’era, c’era del tutto, quando non c’era, non c’era per nessuno.
Ecco cosa succedeva a frequentare i vampiri: ci si abituava a loro. Iniziavano a crearti confusione a far vacillare la tua maniera di vedere il mondo. Cominciavano a comportarsi da amici.
Ero fortunato ad avere ancora mia madre che, occupandosi di me, mi permetteva di protrarre l’adolescenza. Molto fortunato. Ero nato con la camicia: tanto valeva che me la stirasse.
È l’ambizione che divora i giovani, che non gli fa fare l’amore in pace con le loro ragazze, che li fa rodere nell’indefinito tarlo della gloria, che li fa girare nel sonno sempre distratti, e alla ricerca di un appunto, che lu fa accanire senza apprendere un mestiere, che alla fine è la sostanza di tutto.È perché anche questo non basta. I giovani vogliono farsela con quello che non si riesce a toccare.Con le distanze che non si possono colmare, vogliono immolare la loro vita a quest’Incommensurabile. E quando anche arrivano a qualche risultato, non ce la fanno a godersela.Li frega l’affanno.Si poteva fare di più, e meglio, o semplicemente si poteva fare ancora.L’insoddisfazione li fa andare avanti e gli mette una mina dentro.Bisogna farsela invece la soddisfazione. Occorre non rimanere soli, non allenare con le proprie mani elevate e mondate dei mezzi uomini, degli storpi, degli incapaci di amare, divorati dalla bellezza e dal temp perduto.
Leggo perché ogni particella del mondo mischiandosi alla mia compone la “formula” dell’esistenza.