George RR Martin – Libri
Mi hai baciata e mi hai tradita.
Mi hai baciata e mi hai tradita.
Lasciai l’atrio chiassoso e mi fermai fuori, sui gradini bianchi, a guardare le centinaia di falene impolverate che nella notte nera e madida, colma di fremiti e sussulti, roteavano intorno alle lampade ad arco.
Nessun altro libro che il mondo, nessun altra istruzione che i fatti.
Un’opera non dovrà mai “piacere”, “entusiasmare”, ma “interessare”, o almeno “incuriosire”. I giudizi positivi dovranno essere espressi con i seguenti aggettivi (assolutamente vietati i rozzi “bello”, “grosso”, “brutto”): “intrigante” (molto in voga, ma in lieve declino), “ben strutturato”, “esperto”, “rilevante”. I negativi: “fragile”, “futile”, “irrilevante”, “supponente”; il colmo della ripulsa si esprime con l’aggettivo aulico “turpe”.Assolutamente vietato il turpiloquio in conversazioni letterarie, eccezion fatta per l’efficace definizione “stronzo”, ma pronunciata a bassa voce e con un risolino d’intesa. Fareste ridere gli stanti al solo pronunciare locuzioni quali “alla grande”, “al limite”, “chiaramente”, “non c’è problema”, “è il massimo”, “mi pare giusto”. Fra i giochi di carte, consigliabili i tarocchi, tollerato il tresette.
“Non avrà problemi” mormorò Ginny.Harry la guardò e distrattamente abbassò la mano a sfiorare la cicatrice a forma di saetta sulla fronte.”Lo so”.La cicatrice non gli faceva male da diciannove anni. Andava tutto bene.
Jasper Gwyn mi ha insegnato che non siamo personaggi, siamo storie. Ci fermiamo all’idea di essere un personaggio impegnato in chissà quale avventura, anche semplicissima, ma quel che dovremmo capire è che noi siamo tutta la storia, non solo quel personaggio. Siamo il bosco dove cammina, il cattivo che lo frega, il casino che c’è attorno, tutta la gente che passa, il colore delle cose, i rumori.
Mi bacia a lungo sulla bocca, poi si lecca le labbra, dice che sono il sapore della sua vita.