Georges Bizet – Società
Il cielo aperto la vita errante, per paese l’universo e per legge la tua volontà e soprattutto una cosa inebriante: la libertà.
Il cielo aperto la vita errante, per paese l’universo e per legge la tua volontà e soprattutto una cosa inebriante: la libertà.
Gli italiani conservatori e reazionari devono accorgersi che l’Italia di oggi fa parte dell’Unione Europea… e non è più una nazione isolata oppure fuori da un mondo moderno in cui un progresso irresistibile ed irreversibile procede in senso non più circolare né verticale verso “il cielo”, ma orizzontale verso la realtà quotidiana e non quella finta dei canali televisivi di regime.
Nell’antichità Dio faceva il re, il re faceva le leggi e per completare l’opera le leggi rovinavano il popolo; oggigiorno le cose sono molto cambiate, ma il popolo rimane sempre rovinato.
La società civile non è quella che entra in politica ma quella che da questa politica ha perso.
Mi rivolgo a chi ha lanciato l’idea di farmi pervenire le stampelle per sostenere la mia “deambulazione” e quella dell’attuale Governo, per precisare che non vi è alcun bisogno. Desidero inoltre fare presente che non possiedo “i miliardi”, dato che ho sempre destinato le mie modeste risorse a favore, non soltanto delle persone bisognose, ma anche per sostenere cause sociali di prioritaria importanza. A quanti hanno dimostrato di non possedere le mie stesse “facoltà”, mentali e di comportamento, esprimo il più profondo sdegno non per gli attacchi personali, ma perché le loro manifestazioni riconducono a sistemi totalitari di triste memoria.
Un buon giornale, suppongo, è una nazione che parla a se stessa.
La legge è uguale per tutti, la difesa no.
Gli italiani conservatori e reazionari devono accorgersi che l’Italia di oggi fa parte dell’Unione Europea… e non è più una nazione isolata oppure fuori da un mondo moderno in cui un progresso irresistibile ed irreversibile procede in senso non più circolare né verticale verso “il cielo”, ma orizzontale verso la realtà quotidiana e non quella finta dei canali televisivi di regime.
Nell’antichità Dio faceva il re, il re faceva le leggi e per completare l’opera le leggi rovinavano il popolo; oggigiorno le cose sono molto cambiate, ma il popolo rimane sempre rovinato.
La società civile non è quella che entra in politica ma quella che da questa politica ha perso.
Mi rivolgo a chi ha lanciato l’idea di farmi pervenire le stampelle per sostenere la mia “deambulazione” e quella dell’attuale Governo, per precisare che non vi è alcun bisogno. Desidero inoltre fare presente che non possiedo “i miliardi”, dato che ho sempre destinato le mie modeste risorse a favore, non soltanto delle persone bisognose, ma anche per sostenere cause sociali di prioritaria importanza. A quanti hanno dimostrato di non possedere le mie stesse “facoltà”, mentali e di comportamento, esprimo il più profondo sdegno non per gli attacchi personali, ma perché le loro manifestazioni riconducono a sistemi totalitari di triste memoria.
Un buon giornale, suppongo, è una nazione che parla a se stessa.
La legge è uguale per tutti, la difesa no.
Gli italiani conservatori e reazionari devono accorgersi che l’Italia di oggi fa parte dell’Unione Europea… e non è più una nazione isolata oppure fuori da un mondo moderno in cui un progresso irresistibile ed irreversibile procede in senso non più circolare né verticale verso “il cielo”, ma orizzontale verso la realtà quotidiana e non quella finta dei canali televisivi di regime.
Nell’antichità Dio faceva il re, il re faceva le leggi e per completare l’opera le leggi rovinavano il popolo; oggigiorno le cose sono molto cambiate, ma il popolo rimane sempre rovinato.
La società civile non è quella che entra in politica ma quella che da questa politica ha perso.
Mi rivolgo a chi ha lanciato l’idea di farmi pervenire le stampelle per sostenere la mia “deambulazione” e quella dell’attuale Governo, per precisare che non vi è alcun bisogno. Desidero inoltre fare presente che non possiedo “i miliardi”, dato che ho sempre destinato le mie modeste risorse a favore, non soltanto delle persone bisognose, ma anche per sostenere cause sociali di prioritaria importanza. A quanti hanno dimostrato di non possedere le mie stesse “facoltà”, mentali e di comportamento, esprimo il più profondo sdegno non per gli attacchi personali, ma perché le loro manifestazioni riconducono a sistemi totalitari di triste memoria.
Un buon giornale, suppongo, è una nazione che parla a se stessa.
La legge è uguale per tutti, la difesa no.