Gerardo Migliaccio – Sogno
Il pensiero è l’anticamera del sogno.
Il pensiero è l’anticamera del sogno.
Non posso chiedere quello che non ho. Però, posso dire che interiormente, sono in pace con me stessa. Anche guardandomi allo specchio, mi riconosco sognatrice, più che mai. Forte e agguerrita, bisogna esserlo ogni giorno.
i sogni siamo noi stessi immersi nella notte.
Indosso una nuvola ogni notte e viaggio tra dolci ricordi.
Tu eri rapido, Morar, come un capriolo sulla roccia, terribile come una fiamma notturna nel cielo. La tua collera era una tempesta, la tua spada nella battaglia, un lampo sulla landa. La tua voce sembrava il torrente dopo la pioggia, il tuono grondante tra le montagne. Molti caddero sotto il tuo braccio; la fiamma della sua ira li consumò. Ma quando tu ritornavi dal combattimento, com’era calma la tua fronte! Il tuo viso era come il sole dopo la tempesta, come la luna nella notte silenziosa; il tuo seno era tranquillo come il lago quando è cessato il rumore del vento.
Insegui i tuoi sogni in cima alla lista, Raggiungili… e goditi il panorama!
Durante il sogno si riescono a svolgere contemporaneamente varie mansioni, perché si è in balia dell’inconscio che non cammina, ma vola.