Gerardo Migliaccio – Stati d’Animo
La libertà è come la corsa di un cavallo sulla spiaggia, stremato dalla sua voglia di correre all’infinito.
La libertà è come la corsa di un cavallo sulla spiaggia, stremato dalla sua voglia di correre all’infinito.
Io sono una che non chiede, perché chiedere ha il carattere dell’elemosinare. Sono una che non riceve nulla gratuitamente e pensa che i no siano degli schiaffi. Io sono una che arrossisce e rivolge lo sguardo a terra, attendendo che un indice flesso sollevi il mento e tolga di dosso la vergogna e la prostrazione. Io sono quella che festeggia la fine delle feste perché ogni festa rammenta sempre e più prepotentemente la mancanza e l’assenza. Io sono una che cade e poi trova un bastone sul quale far leva e ritentare, faticosamente, di rialzarsi. Io sono una che ci crede, ad ogni cosa, ci crede forte e ne fa ragione di vita perché tutto abbia un senso e nulla rimanga sterilmente in superficie. Io sono una che si giudica e si punisce, sono una che arriva ad essere crudele con se stessa, che si ammonisce. Io sono una che vivrà sempre di favole perché se ne è sentita raccontare e se ne è raccontata tante, ma non ci sono principesse che vengono salvate dai loro principi, ma draghi e orchi da uccidere prima di farsi massacrare.
Sono così, sottomessa ai miei pensieri nascosti, smarrita dentro me stessa.
Lei usava il linguaggio del volto; ma pochi riuscivano a leggere!
Ascolta il cuore, il battito del cuore vale più di mille pensieri, è lui, che col suo variar del ritmo, ti rivela non ciò che pensi, ma ciò che in realtà che senti.
Le pareti del tuo cuore sono le mie mura di cinta. Lì si che mi sento dannatamente me stessa.
Stare insieme ad ogni costo, essendo due rette parallele che non si incontrano mai ed ognuna insiste a dare la colpa all’altra.