Géza Csáth – Poesia
Da nessuna parte nessuna speranza. Mi sono guardato allo specchio. Le lampade bruciavano fosche, illuminavano appena.
Da nessuna parte nessuna speranza. Mi sono guardato allo specchio. Le lampade bruciavano fosche, illuminavano appena.
Ci ho pensato a tal punto da spremere ogni ricordo fino all’ultima goccia, fino ad oggi che provo a rivivere qualcosa che non c’è. Un po’ come se volessi continuare a scrivere con una penna senza inchiostro.
I sentimenti incontrollati producono disastri e poesia. La poesia affonda le sue radici sui disastri e ne fruttifica altri. No ai fertilizzanti incontrollati.
La poesia è registrazione rapidissima di momenti chiave della nostra esistenza. In ciò è pura, assoluta, non ha tempo di contaminarsi con nulla. Nemmeno con i nostri dubbi.
Intelligenza, tanta! Saggezza, ampia! Pazzia, troppa! Bellezza, infinita!
Il poeta è in grado di ascoltare la voce del mondo e di tradurla nel linguaggio degli uomini.
L’autocritica castra le idee sul loro nascere.