Géza Csáth – Poesia
Da nessuna parte nessuna speranza. Mi sono guardato allo specchio. Le lampade bruciavano fosche, illuminavano appena.
Da nessuna parte nessuna speranza. Mi sono guardato allo specchio. Le lampade bruciavano fosche, illuminavano appena.
È la vita che hai dentro che porta a fare poesia, e non ci saranno mai parole a far tremare il tuo cuore se non le hai già dentro.
La poesia solo in piccola parte si trova negli innumerevoli libri detti di poesia.
Mi sto rendendo conto che non girano più versi nei miei pensieri: starò diventando apatico? Le poesie nascono dalle emozioni.
Nell’espressione delle emozioni, l’originalità merita grande considerazione… Le parole da usare, tuttavia, devono essere vecchie.
Il poeta è poeta, non oratore o predicatore, non filosofo, non istorico, non maestro, non tribuno o demagogo, non uomo di stato o di corte. E nemmeno è, sia con pace del maestro, un artiere che foggi spada e scudi e vomeri; e nemmeno, con pace di tanti altri, un artista che nielli e ceselli l’oro che altri gli porga. A costituire il poeta vale infinitamente più il suo sentimento e la sua visione, che il modo col quale agli altri trasmette l’uno e l’altra.
Tutto parte da una frase. Una frase arriva alla mente e continuo a ronzare per giorni, anche mesi, a volte. E poi, è da quel solo verso che parto per comporre la poesia. L’ispirazione è quel verso che si perde tra parole elaborate. Una poesia è fatta da esperienze, emozioni, sentimenti impressioni e da un verso di ispirazione. Nessuna poesia dovrebbe mancare di quel verso. Non sarebbe poesia.