Géza Csáth – Ricordi
In genere le vecchie impressioni non rielaborate riaffiorano in una specie di libera associazione di idee.
In genere le vecchie impressioni non rielaborate riaffiorano in una specie di libera associazione di idee.
Ricordi!? Sono quella che del tuo mondo aveva colorato i giorni. Sono quella che aveva dato un senso alle tue ore vuote. Sono quella che ha colmato i tuoi dolori e le tue paure. Quella che ha asciugato le tue lacrime, e risanato le tue ferite. Ero importante e insostituibile. Certo; fino a quando sono servita. Certo; fino a quando non ti ho visto prendere il volo, dimenticandoti non solo di me come persona, ma anche di dirmi un semplice e banale: “grazie”!
Ne ho visti amici volar via, così senza potergli dire un’ultima parola. Resta il ricordo del tempo passato insieme che sembra ormai indelebile e resta quel sentimento nel cuore, che come un orologio sembra essersi rotto e poi fermato.
La memoria ha di ingiusto questo: predilige riportare a galla i ricordi più brutti oscurando i momenti più belli!
Quando qualcuno sparisce dalla tua vita ti lascia un vuoto dentro, un vuoto che non puoi colmare con qualsiasi cosa, le cose non sono fatte tutte della stessa misura, com’è necessario quel tassello di puzzle che ti manca per dare forma a tutto il resto.
Ti voglio bene e te ne vorrò anche se un giorno dovesse partirmi la testa e non ricorderò più nessuno… impossibile dimenticare te.
Nel presente siamo più clementi con i nostri ricordi, di quanto non lo fossimo quando, tali ricordi, costituivano il nostro presente.